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Ecco perchè la cottura a bassa temperatura riduce il rischio cardiovascolare

Mangiare bene, mangiare sano, non è solo un modo di dire, ma la salute passa attraverso quello che mangiamo e soprattutto come lo cuciniamo. Molti dei principi nutritivi contenuti negli alimenti, infatti, sono termolabili e con le alte temperature si degradano irreversibilmente.
I metodi di cottura tradizionali espongono i cibi ad eccessi termici che disidratano gli alimenti e non permettono l’assorbimento delle sostanze salutari. La cottura a bassa temperatura, invece, offre un’alternativa decisamente innovativa per la preparazione dei pasti gustosi, ricchi e delle consistenze desiderate senza compromettere il profilo nutrizionale degli alimenti, ma con un occhio attento alla salute e alla prevenzione, specialmente se ci riferiamo a quella cardiovascolare.
E vediamo come e perché questa tipologia di cottura rappresenta un ponte tra la sfera del gusto e quella della salute preventiva e del benessere cardiovascolare a lungo termine.

Come si fa la cucina a bassa temperatura?

L’aspetto cardine di questa tecnica di cottura è l’uso di una temperatura moderata che si distingue nettamente dalle pratiche tradizionali con eccesso termico che spesso supera i 100°C. Nel caso della bassa temperatura, infatti, si tratta di temperature tra i 50°C e i 85°C ma non oltre. In questa maniera si mantiene l’integrità strutturale e nutrizionale degli ingredienti, garantendo al contempo la massima espressione del loro sapore naturale. Le alte temperature, di fatto, distruggono le molecole sensibili al calore, come le vitamine idrosolubili e alcuni composti propensi a degradarsi o a disperdersi. Inoltre, questa tecnica minimizza il rischio di alterazioni indesiderate delle fibre proteiche e dei tessuti vegetali, che possono verificarsi durante la cottura ad alta temperatura, portando a consistenze indurite o a una perdita di umidità interna.
Quando si cucina con una temperatura moderata e per di più controllata, grazie a accessori come il roner, i cibi non subiscono shock termici. Pensiamo infatti a tecniche come la frittura, la griglia o anche la stessa bollitura, in questi casi gli alimenti sono esposti a soglie termiche importanti e anche non costanti durante la fase di cottura che asciugano, disidratano, corrompono le texture e annullano i nutrienti benefici contenuti. I cibi appaiono spesso secchi, le carni stoppose o bruciate e non sempre mangiamo cibi cotti in maniera omogenea, con il rischio di sovracotture o parti non cotte a sufficienza. Un rischio non indifferente per la salute in entrambi i casi. Nel primo caso perché si sprigionano composti tossici e nel secondo perché ne viene meno la sicurezza alimentare a causa di proliferazioni batteriche
L’elenco dei vantaggi per i cibi a bassa temperatura non si esaurisce in poco e include anche la possibilità di intensificare l’esperienza gustativa, preservando e amplificando gli aromi organolettici degli alimenti, sovrastati o alterati da tecniche più aggressive. 

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Benefici della cottura a bassa temperatura per il cuore

Quando si tratta di attuare strategie preventive per la salute e scongiurare patologie cardiovascolari, l’adozione di uno stile di vita salutare si rivela essere una strategia fondamentale. Il mondo scientifico, la ricerca in ambito medico, sottolinea in modo inequivocabile il legame tra l’alimentazione, lo sport e le attività fisiche e una buona qualità del sonno. Tutti fattori che, unitamente alla prevenzione, possono anticipare o contenere i rischi di patologie quali ipertensione, aterosclerosi e infarto miocardico. Come abbiamo ampiamente esposto nei paragrafi precedenti la cucina che sfrutta temperature basse controllate in maniera quasi scientifica contribuisce a preservare le proprietà organolettiche e nutrizionali degli alimenti, garantendone l’assimilazione reale. Così componenti come vitamine, proteine, antiossidanti e sali minerali possono venire introdotti nel nostro organismo integri nelle loro strutture e con tutte le loro proprietà benefiche. Le temperature basse inoltre consentono la conservazione degli acidi grassi essenziali, come gli omega-3 e omega-6 presenti in alcuni alimenti come il pesce e la frutta secca.
Oltre a questo, gli alimenti cotti con questa modalità sono privi di ammine eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici, composti dannosi per l’organismo, che si determinano con le alte temperature e che possono aumentare il rischio di patologie croniche.
Una tecnica come il sous vide, ad esempio, che si basa proprio su di un uso controllato di temperature moderate, permette la cottura degli alimenti in sacchetti sotto vuoto, che impediscono alle sostanze e i liquidi naturalmente presenti negli ingredienti di fuoriuscire o perdersi nell’acqua di cottura. In questo modo le carni o le verdure possono arricchirsi del sapore stesso degli alimenti, senza la necessità di integrare spezie, sale, olio o altri condimenti e insaporitori, offrendo un’esperienza organolettica elevata e assolutamente salutare. In questo modo non solo si esalta il sapore vero di ciascun ingrediente, ma le pietanze con poco sale e minori grassi riducono l’apporto calorico e di lipidi potenzialmente dannosi per il sistema cardiovascolare, in perfetta aderenza con modelli alimentari cardioprotettivi. Si ha cioè anche il controllo dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. 

Conservazione della qualità degli alimenti

Tanti sono gli alimenti che possono beneficiare della cottura a bassa temperatura e con questa espressione, chiaramente, non ci riferiamo solo alla loro capacità di trattenere i composti benefici per la salute, ma al fatto che le consistenze migliorano e anche i colori, rendendo i piatti ancora più appetibili per gli occhi! Prendiamo ad esempio le verdure: le basse temperature come quelle del sous vide riescono a mantenere intatte pigmentazioni come quelle della clorofilla, facendo in modo che si presentino, anche se cotte, croccanti e con i loro colori brillanti.
Anche la carne rimane morbida e succulenta. Pensiamo ad esempio ad una faraona al forno o al manzo con patate. Tendenzialmente il forno, a causa dell’alta temperatura, può bruciare la carne all’esterno, lasciandola dura e più cruda all’interno.  L’effetto sarà quello di un secondo stopposo e probabilmente sovracotto, se non addirittura bruciato. Anche il pesce a bassa cottura resta saporito e morbido all’assaggio: salmone, trota, branzino o altre specie si valorizzano nelle texture e nelle caratteristiche organolettiche e nutritive.
Se pertanto volete sperimentare un’alimentazione ricca di gusto e colori e anche più salutare e sicura per il vostro cuore, date un’occhiata ai nostri menù a bassa temperatura: una vasta scelta di primi, secondi, contorni, salse e sughi pronti, preparati da bravissimi chef e con le migliori materie prime, per rendere buono, speciale e sano ogni pasto delle vostre giornate e non dovrete neppure pensare ad uscire da casa, perché vi consegneremo tutto a domicilio! Beh, buon appetito 🧑‍🍳! 

 

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