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Diabete di tipo 2: come la cottura sottovuoto controlla la glicemia

Tra le più comuni patologie croniche che hanno come effetto quello di peggiorare pesantemente la qualità della vita c’è il diabete di tipo 2, una alterazione del metabolismo del glucosio, cosa che richiede, a chi ne è affetto, un rigoroso e costante monitoraggio dei livelli di zucchero nel sangue. Trascurare questa patologia vuol dire andare incontro a patologie quali nefropatie, retinopatie, neuropatie e aumentato rischio cardiovascolare. Un controllo dello zucchero nel sangue vuol dire sicuramente una terapia che possa regolare  i valori di glicemia, ma anche uno stile di vita sano, che includa attività fisica e una corretta alimentazione. E sì, la dieta, in quanto una sana alimentazione può contribuire a mantenerci in salute, garantendo il giusto apporto di proprietà benefiche e nutritive, senza rischi di eccessi con un maggior controllo anche sui valori della glicemia e del diabete di tipo 2. Alimentazione chiaramente non si riferisce solo ai cibi, ma anche alle tecniche di cottura con le quali tali alimenti sono preparati per il consumo. Tra le tecniche migliori una è senza dubbio la cottura sottovuoto, il francese “sous vide”, che influisce positivamente sul mantenere un ottimale controllo glicemico, e vediamo qui perché.

Perché preferire (in generale) la cottura sottovuoto

La caratteristica fondamentale del sous vide è quella di confezionare gli alimenti all’interno di sacchetti alimentari specifici da cui viene aspirata l’aria, rendendoli, per l’appunto cibi “sottovuoto”. I cibi così preparati vengono direttamente immersi in acqua e cotti per una durata di tempo prolungata e con temperature controllate, precise e soprattutto non elevate. 

Ed è proprio la precisione di una temperatura docile e controllata che permette risultati migliori sul prodotto finale: una cottura uniforme e controllata, indipendentemente dalle dimensioni o dal tipo di alimento,  e la trasformazione ottimale delle fibre alimentari, delle proteine e degli amidi, senza superare il punto di cottura che potrebbe compromettere texture, sapore e valore nutritivo degli alimenti.
In questo modo si possono cucinare carni, pesci, verdure e anche frutti, in modo che mantengano una succosità, una tenerezza e un’integrità aromatica spesso non raggiungibili con metodi tradizionali ad alta temperatura, chiaramente più aggressivi come la frittura, la grigliatura, la cottura in forno o la bollitura.
Questa tecnica non solo consente di preservare e potenziare il profilo nutrizionale dei cibi, ma massimizza l’apporto nutritivo di ogni pasto.
Inoltre, poiché i cibi vengono cotti all’interno dei sacchetti, i liquidi intrinseci, presenti negli alimenti servono essi stessi da insaporitori, senza la necessità di utilizzare grassi aggiunti, nè sale, permettendo pasti saporiti e nello stesso tempo più leggeri, sani, in linea con le esigenze di una dieta equilibrata e attenta al contenuto calorico e lipidico.
I cibi con la cottura sottovuoto sono anche più sicuri da un punto di vista alimentare, in quanto le temperature raggiunte e la lunga durata dei processi di cottura consentono l’eliminazione di batteri e microrganismi patogeni.

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Impatto della cottura sottovuoto sulla glicemia

Nelle condizioni metaboliche come il diabete la cottura sottovuoto offre non pochi vantaggi, ma probabilmente quello che più di tutti ha un riscontro positivo sulla glicemia c’è il fatto che le basse temperature, non corrompendo la struttura molecolare dei cibi, favoriscono la conservazione dei nutrienti essenziali negli alimenti, con particolare riferimento a quelli che modulano la risposta glicemica, influenzando così positivamente i livelli di glicemia nel sangue.

Proteine, carboidrati e lipidi, per intenderci meglio, subiscono sì trasformazioni termiche, ma le stesse preservano la loro integrità e la disponibilità biologica. Ad esempio, l’amido, componente fondamentale di molti alimenti ricchi di carboidrati, mostra una minore tendenza a gelatinizzare e a formare ammassi densi, risultando in una digestione più graduale e in un rilascio più controllato di glucosio nel flusso sanguigno, evitando così picchi glicemici particolarmente dannosi per chi ha una alterata tolleranza al glucosio.
Mantenute inalterate e integre anche le vitamine e i minerali, che svolgono un ruolo importante nel metabolismo energetico e nella regolazione dell’omeostasi glicemica, contribuendo alla prevenzione di disordini glicemici.
La cottura sottovuoto, inoltre, interviene anche nei processi di glicazione avanzata (AGEs), assolutamente ridotti al minimo, evitando effetti da stress ossidativo e infiammazione, responsabili di compromettere la sensibilità insulinica e peggiorare il controllo glicemico.
L’adozione di questo metodo di cottura può costituire un’importante strategia dietetica nell’ambito di un approccio alla gestione dei disordini glicemici, e in particolar modo del diabete di tipo 2, contribuendo a mitigare il rischio di complicanze e a promuovere indubbiamente un regime alimentare ottimale che impatta positivamente sulle condizioni generali di benessere e salute.

Consigli per una cottura sana e una dieta quotidiana equilibrata

Non solo il diabete, ma molte patologie, e al riguardo sono diversi gli studi scientifici aggiornati, possono venire gestite, migliorate o addirittura prevenute con l’adozione di pratiche alimentari sane e salutari.
Come abbiamo visto intervengono in un regime di vita salutare anche le tecniche di cottura come il sous vide, che sostiene una dieta equilibrata e promuove la salute.
L’introduzione di questa tecnica può essere facilitata dall’utilizzo di una miriade di alimenti che si prestano alle basse temperature prolungate. È il caso del salmone, ad esempio, che, cucinato a circa 50°C, sprigiona il meglio del proprio bagaglio organolettico  e la morbidezza della texture. Un effetto eccellente anche su tagli di carne che generalmente restano sovracotti all’esterno e crudi dentro o eccessivamente stopposi. Con la cottura sottovuoto, invece, migliorano le consistenze e la carne resta saporita e succulenta.
La versatilità della cottura sottovuoto si estende anche a verdure e legumi, i cui colori e sapori naturali vengono esaltati da una temperatura che oscilla tra 85°C e 90°C, senza distruggere vitamine e minerali, permettendo per altro un adeguato apporto di fibre, antiossidanti e fitonutrienti essenziali per la promozione della salute.
La cottura sottovuoto inoltre permette di poter preparare in largo anticipo i pasti, agevolando l’organizzazione di pranzi e cene fino a coprire un periodo di tempo abbastanza esteso. Potrete preparare e conservare in frigorifero o in freezer i vostri pasti già porzionati e pronti per rigenerarli e consumarli.
In questo modo non solo potrete mangiare bene, in maniera salutare, contenendo problematiche come il diabete di tipo 2, ma sarete anche liberi da stress quotidiani che lo stare dietro ai fornelli comunque dà… soprattutto quando si ha poco tempo a disposizione.
Per avere però il massimo risultato in cucina, il sottovuoto necessita di una attrezzatura specifica. Se quindi non siete dell’idea di fare questo investimento, o se proprio non avete tempo, sono due le cose… o rinunciate alla cottura sous vide, oppure potrete sempre sostenere il vostro benessere generale, attraverso scelte alimentari informate e salutari, semplicemente scegliendo dal nostro menù: primi, secondi, contorni e salse. Tutte le portate cotte a bassa temperatura e sottovuoto, già porzionate, pronte per il consumo, dopo essere state rapidamente e semplicemente rigenerate, ma soprattutto consegnate direttamente al vostro indirizzo di casa! 
E anche questa volta non ci resta che augurarvi buona salute e buon appetito 😄!

 

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